Sommario
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TONSILLITE CRIPTOCASEOSA
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Domanda
Caro dottore, soffro di
questo disturbo da diversi anni, ne ho 33, e dopo diversi consulti di
otorinolaringoiatria lo specialista mi diagnosticò una tonsillite cripto-caseosa. Fatto l'intervento alle tonsille il problema si
è
ridotto di un 40-50% ma la lingua continua a presentare sul suo dorso una
patina biancastra che se la tocco con i polpastrelli ha lo stesso ed
identico cattivo odore che era presente prima dell'intervento. Tra
l'altro l'otorino mi disse che al 100% avrei risolto il problema dell'alito
con l'intervento suddetto ma purtroppo non è stato cosi, con
tutte le preoccupazioni e i fastidi che comunque un intervento tonsillare
può avere per un soggetto non più giovanissimo. Adesso come posso fare?
quale strada mi consiglia di intraprendere? La ringrazio anticipatamente nell'attesa di un suo sicuramente
validissimo suggerimento. |
Il consiglio che Le do è di affrontare il problema dell'alitosi in maniera
globale, prendendo in considerazione tutte le possibili cause. Deve
arrivare ad individuare, ove possibile, la presenza delle patologie che
più di frequente ne sono all'origine come riniti, sinusiti, tonsilliti
croniche, gastriti croniche, reflusso gastroesofageo, gengiviti, carie,
parodontiti ecc....Al contempo vanno individuati i fattori comportamentali
che la favoriscono. Solo dopo aver effettuato uno screening completo, va
prescritta la terapia. Deve pertanto rivolgersi ad un medico che abbia
esperienza clinica nella diagnosi e terapia dell'alitosi.
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La misurazione dei composti volatili
solforati permette di distinguere l'alitosi da patologie
del cavo orale dagli altri tipi di alitosi, in particolare dalla pseudoalitosi o alitofobia. |
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